Staycation, light lunch e brunch: la formula di gusto di Emme a Roma

Staycation, light lunch e brunch: la formula di gusto di Emme a Roma

Light  lunch, staycation, brunch sono alcune delle formule adottate da Emme Restaurant & Bar in questo periodo per garantire un’offerta ricca, in piena sicurezza, nel rispetto delle norme stabilite per il contenimento del coronavirus. Attivo da dieci anni nel business dei boutique hotel nella Capitale, precisamente nel centro di Roma, Alberto Moncada ha deciso di aprire dal primo settembre scorso Margutta 19 e al suo interno Emme, con una proposta che unisce hotel e camere.

“Staycation” è la parola chiave dell’offerta serale: dinner e soggiorno si uniscono, offrendo una sorta di piccola “vacanza” agli ospiti, coccolati a tavola, poi in albergo e ancora, la mattina dopo con la colazione in camera. A questo si aggiungono il light lunch, ideale anche come pausa durante il lavoro, e il brunch ogni sabato e domenica.

Interessante l’offerta, firmata, ai fornelli dallo chef di origini lucane Vincenzo Mobilio. Il menu spazia dalla tartare di tonno con emulsione di fichi d’India e arancia alle tagliatelle con ragù d’anatra e scaglie di ricotta salata. E ancora, dall’agnello allo scottadito profumato al rosmarino e olio bio con mousse di patata viola fino a dessert, come la Delizia alla nocciola morbida con granella tostata. Nel mezzo, zuppe, spaghetti al pesto fatto in casa, avocado on toast – mousse di avocado, uovo in camicia e semi di sesamo – e apprezzatissimi taglieri. La cucina di tradizione italiana incontra, dunque, ispirazioni di altri Paesi portando alla realizzazione di piatti dal respiro internazionale. All’attenta selezione delle materie prime si aggiunge la grande attenzione per il cliente. L’intento è trasmettere l’idea di essere accolti in una sorta di casa di lusso, dove le persone possono sentirsi coccolate ma a proprio agio e sicure, appunto, come se fossero nella propria abitazione.

 

Ad arricchire l’offerta, lo spazio esterno, rarità nel cuore di via Margutta, e il team composto da giovani – età media, trent’anni – voluto anche per mandare un messaggio di sostegno alle nuove generazioni in questo momento molto difficile e guardando pure alle complessità del domani.

Uno e più modi per stare bene insieme, apprezzando i piaceri della tavola e della compagnia, seppure distanziati.